Itinerari consigliati

Il territorio ove sorge Matera, per le sue caratteristiche geografiche ed ambientali, è idonea ad insediamenti di comunità pastorali e di cacciatori. I numerosissimi ritrovamenti di epoca preistorica testimoniano la presenza dell’uomo in piccoli gruppi e in villaggi, che dal Paleolitico, al Neolitico, fino alla successiva età dl Bronzo e del Ferro, vivevano l’agro.

Da non perdere:

  • Casa Noa: nei pressi del Duomo di Matera
  • Il Palombaro: in piazza vittorio veneto
  • La Chiesa rupestre della Madonna dell’Idris: Sasso Caveoso

PRIMO ITINERARIO

Dalla piazza del Sedile un primo itinerario ci indirizza lungo la salita dei via Duomo, fino a Piazza Duomo. E’ una piazza di forma quasi quadrata sovrastata dalla mole della Cattedrale e chiusa su tre lati dalla sede arcivescovile e dai palazzi nobiliari Gattini e Malvezzi.

C’ è una splendida terrazza con uno straordinario affaccio sulla grande “cavea” del Sasso Barisano, con una veduta altamente suggestiva dell’intero agglomerato urbanistico formato da un accavallarsi di abitazioni, stradine, piazzette, scalinate e terrazze apparentemente disordinate: la chiesa e l’ex convento di sant’Agostino a ridosso della “gravina”; la facciata ed il campanile dell’ex parrocchia rupestre di San Pietro Barisano; le torri del castello Tramontano sulla collina.

Tra il palazzo arcivescovile ed il palazzo Gattini c’è via san Potito. Da un arco si scende nel Sasso Caveoso Una via arricchita dai palazzi nobiliari Passarelli e Venusio, palazzo dei marchesi Pomarici, sede della fondazione Zetema.

Obbligatoria la visita a Casa Noa e da qui al museo di arte contemporanea “Musma”, fino alla piazza di san Pietro Caveoso e alla chiesa della Madonna dell’Idris.

 

SECONDO ITINERARIO:

Piazza Vittorio Veneto, nota come piazza della fontana per la presenza della fontana ferdinandea eretta nel 1832 nei pressi del convento di santa Lucia, è il cento della città nuova, salotto all’aperto e punto d’incontro dei cittadini.

Essa è delimitata, sulla destra da alcuni palazzi (XVIII – XiX secolo) coronati da una fascia di bugnato con finestre e portali buona fattura, seguiti dalla chiesetta della “Mater Domini” (1680), dalla chiesa e dal convento di san Domenico.

Nel centro della piazza …..